Psicologia Forense

Lo studio collabora ed è a disposizione degli studi legali civili e penali, che necessitano di una consulenza professionale.

Consulenze e perizie di parte in ambito legale

Consulenza tecnica in ambito civile

a) per la valutazione della personalità e dell’idoneità educativa degli adulti e/o dell’interesse dei minori nei casi di:

– affidamento dei figli a genitori separati o divorziati,

– idoneità genitoriale per coppie che richiedono l’adozione di bambini

b) per la valutazione della capacità o incapacità di persone anziane o malate in casi di problemi di proprietà, lasciti o testamenti

c) per la valutazione del danno biologico di natura psichica alle persone in seguito ad eventi dolosi o colposi:

DI diretta conseguenza di

Traumi cranio-encefalici

Maltrattamenti abusi e violenze inferte e bambini, adulti, anziani

Mobbing (maltrattamenti sul luogo di lavoro)

Stalking (sindrome del molestatore assillante)

Altri traumi fisici (lesioni personali)

Sequestri di persona.

Di indiretta conseguenza di

un lutto da morte di un familiare o di una persona significativa

dal gravame psicofisico derivante dal dover assistere un familiare non più autosufficiente per evento lesivo altrui

Consulenza tecnica in ambito penale

Imputabilità e grado di responsabilità al momento del reato

Pericolosità sociale

Capacità di stare in giudizio

DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’ DI CONSULENZA

METODOLOGIA

La metodologia cui faccio riferimento è quella propria della psicologia clinica, utilizzata seguendo modalità che garantiscano validità ed attendibilità dei risultati.

Al fine di assicurare una valutazione psicodiagnostica scientificamente affidabile della personalità del soggetto esaminato, saranno ricercati i punti convergenti e coerenti, attraverso l’integrazione di elementi significativi che affiorano, sia all’interno del colloquio clinico, sia dai tratti dedotti attraverso l’analisi dei protocolli psicodiagnostici opportunamente strutturati.

PERSONALITA’

Aspetti strutturali

La mente è un’entità articolata in istanze (Io, Es, Super-Io) che stanno tra loro in relazione di equilibrio dinamico.

All’interno delle istanze, in relazione tra loro, le funzioni mentali, che le compongono, devono mantenersi strettamente collegate (ad esempio, all’interno dell’Io, la funzione del pensiero deve mantenere rapporti stabili con quelle del linguaggio e della memoria, la percezione deve mantenere un forte legame con la motricità, ecc.).

Questi collegamenti tra le istanze e le funzioni costituiscono le strutture della personalità.

Aspetti dinamici

La personalità è la risultante della interazione dinamica dei processi maturativi biologici e psicologici nella loro costante interazione con l’ambiente fisico e sociale.

La si può definire come una sintesi dialettica del rapporto Io-Mondo o meglio del rapporto Io-famiglia ambiente fisico e sociale. E’ una modalità di essere nel mondo in un dato momento: questa modalità è espressione comportamentale di una struttura psicologica, cioè di un sistema bio-psichico che è nello stesso tempo una totalità che si può continuamente trasformare autoregolandosi.

STRUMENTI:

1) colloqui anamnestici e clinici

2) raccolta anamnesi con intervista strutturata

3) osservazione clinica strutturata

4) test oggettivo di personalità: MMPI

5) test proiettivo di personalità: Rorschach

In riferimento al disturbo che si vuole valutare l’esame prevede la somministrazione di test di sviluppo intellettivo, di test di memoria, di test delle funzioni esecutive, di test delle abilità visuo-spaziali.

COLLOQUIO CLINICO

È uno strumento importante in ambito psicologico. Esso permette, attraverso la libera formulazione di domande, di sondare molteplici aspetti della vita del soggetto: storia personale, caratteristiche personologiche, relazioni familiari e sociali. Inoltre, il colloquio fornisce un setting di osservazione del comportamento del soggetto (postura, gestualità, comportamento non verbale ecc.) e delle sue capacità di relazione interpersonale. Il colloquio clinico si configura, pertanto, come un elemento fondamentale dell’esame psicopatologico.

RACCOLTA ANAMNESI CON INTERVISTA STRUTTURATA

E’ una guida sistematica che accompagna il clinico nella valutazione della storia familiare, personale e clinica del soggetto.

OSSERVAZIONE CLINICA STRUTTURATA

E’ una guida sistematica che accompagna il clinico nella valutazione delle varie funzioni psicologiche che sono oggetto di osservazione:

– aspetto generale

– coscienza

– ansia

– umore

– ideazione e pensiero

– funzioni percettive

– memoria

– funzioni fisiologiche

– aggressivita’

– volonta’

Sono guide accurate e sistematiche che accompagnano il terapeuta nella raccolta di informazioni anamnestico-cliniche del paziente.

La valutazione standardizzata consente:

– di documentare gli aspetti qualitativi e quantitativi del quadro clinico del soggetto,

– di documentare il quadro psicopatologico,

– di creare un archivio dei dati raccolti da sottoporre ad analisi per eventuali ricerche

– riduce le possibilità di errori involontari

– tende a limitare le differenze di approccio psicodiagnostico tra gli esaminatori

TEST DI PERSONALITA’

Colloquio clinico ed interviste strutturate costituiscono una metodologia adatta per la rilevazione di sintomi particolarmente marcati ed evidenti. Nel caso in cui sia necessario quantificare l’intensità della sintomatologia oltre che documentare l’assenza di simulazione è indicata l’utilizzazione di appositi test di personalità, che permettono analisi più specifiche e mirate, che altrimenti sfuggirebbero all’osservazione diretta. Essi producono risultati riproducibili ed interpretazioni non discrezionali.

MINNESOTA MULTIPHASIC PERSONALITY INVENTORY (MMPI)

Il MMPI è il test di personalità più diffuso in ambito clinico.

E’ uno strumento di interpretazione obiettiva: le scale validate empiricamente hanno significati chiaramente stabiliti ed una buona affidabilità (stabilità nel tempo dei risultati).

E’ strutturato in forma di questionario con risposte Vero/Falso. Gli item coprono una ampia gamma di contenuti, dalla indagine su comportamenti di tipo nevrotico e psicotico (comportamenti compulsivi e ossessivi, allucinazioni, deliri, ecc.) ai disturbi della salute e psicosomatici, delle relazioni sociali, agli atteggiamenti sessuali e altro ancora. E’ un test di valutazione quantitativa. I punteggi sono espressi in punti T e la media, 50, indica l’intensità media di un determinato sintomo, mentre valori altre 70 sono indici di psicopatologia. Il MMPI è particolarmente indicato nelle applicazioni forensi in quanto, attraverso le apposite scale di controllo, è in grado di segnalare eventuali simulazioni o dissimulazioni della sintomatologia. La letteratura che riguarda tale test è molto estesa. Le modalità di interpretazione sono diverse. Tra le più diffuse e note vi è quella per codice.

RORSCHACH

Il Rorschach è un complesso test proiettivo semistrutturato che valuta dettagliatamente gli aspetti strutturali e sovrastrutturali della personalità, attraverso l’analisi delle componenti cognitive, emotive e delle specificità riferibili alla qualità delle relazioni oggettuali di un soggetto. Dà indicazioni su l’esame di realtà e i livelli di impulsività.

Il soggetto non può prevedere come saranno valutate le sue risposte, per cui il test non è manipolabile/falsificabile.

“Una delle inestimabili qualità del materiale rorschachiano è di provocare reazioni affettive autentiche e non, come i questionari, l’opinione subiettiva del soggetto sulla propria affettività”. (Loosli-Usteri, Manuale di Psicodiagnostica di Rorschach).

È il test proiettivo che vanta il maggior numero di pubblicazioni scientifiche.

Il metodo usato è quello della Scuola Romana Rorschach

La Scuola Romana Rorschach (di cui sono socio ordinario) considera l’esame Rorschach come una Tecnica di Indagine della Personalità attendibile, puntuale, raffinata e complessa.

La Scuola Romana Rorschach non abbraccia, nel suo approccio interpretativo, un solo modello teorico di riferimento, non considerando lo strumento Rorschach assoggettabile ad un sola teoria. Nessuna teoria della personalità riesce da sola a spiegare e gestire l’immenso patrimonio di informazioni che scaturiscono dall’interpretazione delle macchie.

Gli studi e le ricerche promosse dall’Istituto sono orientati verso tutte le dimensioni che compongono il vasto universo interpretativo che investe il Rorschach stesso.

Dimensione psicometrica

Il primo approccio interpretativo al Rorschach è senza dubbio quello che si riferisce alla dimensione psicometrica ovvero allo studio delle siglature, indici, percentuali e medie, che compongono lo Specchio dei Computi o Psicogramma. Culturalmente la Scuola Romana Rorschach ha, sin dalle sue origini (1938), attribuito la massima importanza allo studio delle siglature integrando nel proprio Metodo i contributi più significativi a partire dagli studi di H. Binder sul chiaroscuro, quelli di S. Piotrowski sui movimenti, della M. Loosli Usteri sugli Choc, ed ancora con gli studi di B. Klopfer, A. Silveira, C. Beizman, S.J. Beck, E. Bohm, e tanti altri studiosi contemporanei come J. E. Exner, A. Passalacqua etc.

Lo studio delle siglature è per il nostro Metodo la base irrinunciabile della psicodiagnostica Rorschach. In quasi settanta anni di studi e ricerche il Metodo si è man mano raffinato ed evoluto, garantendo stabilità, sicurezza e puntualità al referto psicodiagnostico.

Dimensione psicodinamica

Consente di integrare la diagnostica Rorschach dei significati e rilevanze che riguardano la psicologia del profondo di matrice psicoanalitica.

L’Istituto riconosce lo straordinario apporto offerto alla pratica Rorschach dai numerosi studiosi di cultura psicoanalitica che hanno valorizzato l’importanza, nel contesto psicodiagnostico, dello studio dei Contenuti delle interpretazioni fornite dal soggetto, delle Risposte di tipo Simbolico e delle Risposte Complessuali.

I Contenuti esprimono il mondo delle idee, degli interessi e dei valori del soggetto esaminato; il significato simbolico riconoscibile in alcune interpretazioni rivela spesso le dimensioni psicologiche più profonde legate a conflitti, fissazioni, manie, desideri e tendenze più o meno nascoste dell’animo umano. Le Risposte Complessuali, di alto valore proiettivo, manifestano, spesso, la natura soggettiva e personale delle emozioni più profonde.

Questa dimensione di studio del referto Rorschach, quando sostenuta ed oggettivata dai dati psicometrici dello Specchio dei Computi, consente agevolmente all’esaminatore esperto, di valutare il grado di rimozione, l’efficacia delle difese e le risorse psichiche disponibili del soggetto in esame.